“Lux mare” significa “luce del mare” e il nome è stato scelto per la luce che riflette l'oceano, che si estende a perdita d'occhio.
Ciò è dovuto alla sua posizione e vista uniche.
L'area circostante è composta da case isolate, la maggior parte delle quali costruite negli anni '70 con giardini intorno. I due grandi appezzamenti avevano un'abitazione di due piani in pessimo stato manutentivo e un'altra costruzione non finita che si trova nel posto sbagliato e di dimensioni sbagliate. Ciò significa che le nuove costruzioni sono la soluzione migliore per ristabilire l'equilibrio e la qualità che il sito merita.
Le due nuove case dovrebbero essere due parti individuali di un insieme, due pezzi autonomi che si completano a vicenda, due continenti separati, dove i contorni mostrano chiaramente la precedente convivenza, o l'unione di due persone diverse o un'evocazione dell'amore attraverso l'architettura . Le forme leggermente curve suggeriscono questa connessione, ma le differenze tra loro sottolineano l'individualità di ogni edificio.
La Casa Mare, quella di fronte, è costruita su un livello più basso e si immerge nel giardino in quanto è completamente circondata dalla vegetazione, mentre la Casa Lux, dietro di essa, beneficia della sua fantastica posizione.
Le case si rannicchiano nel paesaggio senza attirare l'attenzione su di sé. L'unica cosa che è ben visibile sono le facciate vetrate orizzontali che fanno da cornice ai diversi punti di vista della quasi perfetta simbiosi: il verde circostante, la ripida scogliera, il mare aperto e il cielo.
I vuoti negli edifici, con una particolare attenzione per il vuoto iconografico ondulato e l'uso del legno, sono un omaggio a uno dei più grandi architetti del XX secolo, Alvar Aalto e al design nordico, da cui proviene il committente. È una ricerca di simbiosi tra la cultura architettonica più cruda del sud e l'eleganza del design nord europeo, in modo che la casa sia allo stesso tempo l'origine e la destinazione.
La semplicità delle linee, l'uniformità e la plasticità dell'intonaco bianco e l'equilibrio delle risorse e del design sono fattori che dovrebbero diventare un punto di riferimento nell'architettura responsabile.
Foto: Fernando Guerra [FG + SG]
Lux Mare di Mario Martins
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